Tipologia: Insediamento
Periodo/Età: Nuragico/Romano
Stato di Conservazione: Tracce
Accessibilità: Buona
Fruibilità: No
Condizione Giuridica/Proprietà: Privato
Altitudine: 753 m. s.l.m.
Bibliografia: A. TARAMELLI, Carte archeologiche della Sardegna , Sardegna Archeologica – Reprints–, Delfino Editore, Sassari 1993, vol. 1, F. 194, I S.E., p. 72, n.7 .
L’area insediativa è ubicata al margine SE di una zona a morfologia mista, con ampie fasce quasi pianeggianti intervallate da morbidi dossi collinari, a quota 730/725 m circa s.l.m., e ad una distanza di circa 750 m, in direzione SE, dal più ampio complesso abitativo d’epoca romana già segnalato da1 Taramelli in località Tuturchi (cfr. scheda “Tuturchi 1”).
Il modesto nucleo insediativo (area di dispersione delle strutture pari a mq 6.600 circa) in esame, evidenziato sul terreno dall’affioramento di lembi di un reticolo di strutture murarie rettilinee, pertinenti verosimilmente a singoli ambienti o a più complesse unità abitative a modulo rettangolare e/o quadrangolare, occupa il margine E di un’ampia fascia pianeggiante e la porzione superiore del versante che, senza troppo bruschi scarti di quota, digrada verso il Riu Tuturchi. L’area di affioramento delle emergenze monumentali, attualmente utilizzata a pascolo e con manto vegetale costituito da querce da sughero, appare costellata da modesti cumuli di spietramento prodotti dalla demolizione degli alzati delle strutture murarie antiche; queste, realizzate in conci di granito di dimensioni medie e medio-piccole e a contorno talvolta regolare, risultano al momento visibili per un solo filare spesso appena affiorante dal terreno. La struttura abitativa meglio comprensibile dal punto di vista planimetrico, presenta pianta quasi quadrangolare orientata S/SE-N/NO (lungh. m 12,70; largh. m 12 circa; spess. murario m 0,65; alt. max. a vista m 0,32 per 1 filare), articolata in due vani da un muro divisorio ortogonale ai lunghi muri perimetrali E ed O e recante ancora in situ, in corrispondenza del passaggio tra i due ambienti, una lastra ortostatica di stipite.
In superficie si recuperano due frammenti di parete di forme non determinabili di sigillata chiara, numerosi frr. di ceramica tornita acroma, e alcuni frr. atipici di ceramica d’impasto.