Tipologia: Tomba dei Giganti
Periodo/Età: Nuragico
Stato di Conservazione: Elevato
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: No
Condizione Giuridica/Proprietà: Privato
Altitudine: 731 m. s.l.m.
Bibliografia: Inedito
La tomba è ubicata nel versante O/SO di un ampio dosso collinare, poco al di sotto del pianoro sommitale, a quota 725/730 m circa s.l.m.; l’area circostante il monumento, in leggero declivio E>O, è utilizzata a pascolo con rado mento vegetale costituito esclusivamente da giovani querce da sughero. . La tomba, interessata peraltro da un esteso scasso clandestino condotto in corrispondenza del corridoio funerario, è riconducibile, sulla base delle caratteristiche strutturali, alla tipologia delle tombe di giganti realizzate a filari sovrapposti di conci regolari.
Del monumento residuano a vista parte del corpo rettilineo absidato (in particolare la stretta cella funeraria rettangolare con ingresso volto a S, gran parte del lato O e una modesta porzione del lato N, absidato, della struttura di rifascio), buona parte del braccio E ed un piccolo tratto del braccio O dell’esedra, la porzione inferiore della stele centrale con portello e, infine, un grande concio “a dentelli” fuori opera, rovesciato all’esterno a ridosso della stele. Notevoli masse di crollo (costituite almeno in parte dal materiale lapideo di risulta prodotto dallo scasso clandestino) si notano sulla fronte della tomba e in corrispondenza del lato E del corpo rettilineo absidato dove, in particolare, obliterano verosimilmente il tratto E della struttura muraria di rifascio; altri conci, dispersi caoticamente sul terreno, sono visibili nella fascia a ridosso del monumento. La tomba, orientata come detto a Sud, restituisce una lunghezza complessiva (misurata alla corda residua dell’esedra) pari a m 12,70 e una larghezza max. apprezzabile di m 6,45. L’esedra, realizzata in conci di granito di dimensioni medio-grandi (da m 0,60x0,22x0,40 a m 0,57x0,47x0,62) a contorno generalmente regolare e di forma tendenzialmente sub-rettangolare o quadrangolare, mostra una corda residua di m 8,60. Il braccio E (spess. m 1,35; alt. max. a vista m 0,40) conserva in opera 6 conci del paramento posteriore e almeno 2 di quello anteriore, il braccio Ovest (alt. max. a vista m 0,62) 3 conci del paramento anteriore. Perfettamente in asse con il corridoio funerario si osserva in situ, parzialmente interrata, la porzione inferiore della stele centrale (alt. a vista m 0,95; largh. m 1,20; spess. m 0,19/0,31), costituita da una grande lastra di granito di forma sub-rettangolare, recante in basso, in posizione mediana, un portello a luce forse sub-rettangolare (alt. a vista m 0,30; largh. m 0,40; spess. m 0,20). A breve distanza dalla stele centrale, adagiato obliquamente su altri conci di crollo, si conserva fuori opera il grande concio “a dentelli”, di forma grossomodo trapezoidale (alt. m 0,87; largh. max. m 1,22; spess. m 0,33/0,62) che reca, su una delle facce, 3 profondi incavi di forma irregolarmente circolare e di dimensioni leggermente diverse (diametri da m 0,16 a m 0,18); poco al di sotto degli incavi, la superficie del concio appare sagomata da una profonda risega longitudinale (scarto pari a m 0,l4 circa). Della struttura muraria dl rifascio risultano leggibili un lungo tratto del lato O, per un unico filare affiorante dal terreno (alt. max. m 0,20; lungh. m 5,25 per complessivi 7 conci, alcuni dei quali parzialmente fuori opera), un breve lembo del lato N absidato, e un unico concio del lato E. La stretta camera funeraria, a pianta grossomodo rettangolare/sub-trapezoidale (lungh. m 6,80; largh. sul piano d’ingombro m 0,80/1,02), è priva della copertura e appare interessata da un esteso scavo abusivo che ha esportato buona parte dell’originaria sedimentazione stratigrafica. Si conservano a vista lunghi tratti dei paramenti interni delle pareti Est (lungh. m 6,20; alt. residua da m 0,12 per un filare parzialmente affiorante, a m 0,96 per 3 filari; spess. apprezzabile m 1,00) e Ovest (lungh. m 4,55; alt. residua da m 0,15 per un filare parzialmente affiorante, a m 0,62 per 2 filari; spess. m 1,16) e un breve lembo del lato N di fondo. Il tessuto murario, piuttosto regolare e ordinato, è realizzato mediante filari sovrapposti (appena aggettanti) di conci di granito di dimensioni medie e medio-grandi (da m 0,15x0,35x0,23 a m 0,35x0,80x0,40), a contorno per lo più regolare (tendenzialmente rettangolare) e con faccia a vista a profilo rettilineo.